RIPRENDE IL PROGETTO NUTBRAIN!
Il 10 Settembre riprende il reclutamento di volontari over 65 per il progetto di ricerca Nutbrain. Saranno adottate tutte le misure di precauzione e sicurezza per garantire e tutelare i …
Lo studio NutBrain si pone l’obiettivo di studiare il legame tra gli stili di vita, in particolare le abitudini alimentari, e le capacità cognitive (memoria, attenzione, linguaggio), applicando un approccio multidisciplinare che integri la ricerca epidemiologica, le neuroscienze, e lo studio del microbiota intestinale.
Lo studio NutBrain è rivolto a tutti gli ultra-sessantacinquenni residenti a Milano e provincia. La partecipazione è gratuita e volontaria e non richiede alcun costo.
Prendendo parte a questo studio, si avrà l’opportunità di ricevere gratuitamente una valutazione delle capacità cognitive e dello stato nutrizionale. Le conoscenze acquisite saranno di grande utilità per lo sviluppo di future strategie preventive e di intervento nella popolazione.
Lo studio è condotto dall’Istituto di Tecnologie Biomediche – Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITB-CNR) di Segrate (MI) e dall’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico C. Mondino di Pavia. Il progetto è stato approvato Comitato Etico area Pavia.
Le caratteristiche dello studio
Coloro che decideranno di prendere parte all’indagine saranno convocati dal gruppo di ricerca per una visita presso lo Spazio Unico di Bollate (MI), che prevederà la raccolta di informazioni sullo stato di salute, storia familiare, abitudini alimentari e stili di vita attraverso un questionario. A ciascun partecipante verrà inoltre somministrata una batteria di test neuropsicologici in grado di valutare la capacità cognitiva globale e di indagare i diversi domini cognitivi. Durante la visita saranno inoltre rilevate alcune misure come peso, altezza e circonferenze. A questa prima fase, potrà seguire una seconda visita specialistica che includerà una visita neurologica, una risonanza magnetica cerebrale, un prelievo di sangue e l’analisi di un campione fecale.
Le informazioni personali raccolte per ogni partecipante, previo consenso, saranno trattate in forma assolutamente anonima e analizzate in forma aggregata per tutta la durata dello studio. I dati saranno utilizzati solo per finalità di ricerca e non potranno essere ceduti a terzi. Ci si potrà ritirare dallo studio in ogni momento chiedendo la cancellazione dei propri dati. La partecipazione allo studio è gratuita e volontaria e non richiede alcun costo aggiuntivo.
Con l’aumento dell’aspettativa di vita sta aumentando drammaticamente anche il numero di persone affette da declino cognitivo e demenza, che costituiscono oggi una delle principali cause di disabilità nella popolazione anziana. Lo stato di transizione tra il normale invecchiamento e la demenza, è una condizione clinica caratterizzata da deficit in uno o più domini cognitivi senza tuttavia compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane, chiamata decadimento cognitivo lieve (MCI).
La predisposizione genetica, i fattori cardio-metabolici, e gli scorretti stili di vita (sedentarietà, fumo di sigaretta, dieta scorretta) sono associati ad un aumento dell’occorrenza di MCI e demenza nella popolazione generale. Considerato che ad oggi non esiste una terapia efficace per la cura di queste malattie, vi è un notevole interesse nell’individuare strategie non farmacologiche in grado di prevenire o ritardare la loro progressione nel tempo. L’approccio più promettente sembra essere l’intervento sui fattori di rischio modificabili, come le abitudini alimentari.
Le evidenze epidemiologiche suggeriscono che l’assunzione dietetica di specifici nutrienti tra cui gli antiossidanti (vitamina C, E, A, e i carotenoidi), gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena (omega-3) e le vitamine del gruppo B (folati, B6, B12) si associa ad un rallentamento del declino cognitivo e ad un ridotto rischio di demenza nella popolazione. La maggior parte degli studi osservazionali ha riportato che un’elevata aderenza alla Dieta Mediterranea, caratterizzata dal consumo di frutta, verdura, olio di oliva, cereali integrali e pesce, può avere avere un effetto protettivo, al contrario il modello “Occidentale” caratterizzato da carni rosse e processate, grassi, cereali raffinati, snack, zuccheri, alcolici e un ridotto contenuto di fibre, si associa ad un rischio aumentato di declino cognitivo e demenza.
Negli ultimi decenni la ricerca ha evidenziato un potenziale ruolo del microbiota intestinale nella regolazione del sistema immunitario, nell’assorbimento di nutrienti, oltre ad essere coinvolto nella fisiologia del sistema nervoso e delle funzionalità cerebrali. Inoltre, alterazioni a carico della composizione della popolazione batterica dell’intestino sono state associate a diverse condizioni patologiche nell’ospite tra cui alcuni disturbi neurodegenerativi come la Malattia di Parkinson e il declino cogntivo. La dieta rappresenta uno dei principali determinanti del microbiota intestinale, perché in grado di modulare la popolazione batterica che a sua volta esercita un effetto sull’ospite. La stretta interazione tra dieta, microbiota e cervello, potrebbe almeno in parte aiutarci a spiegare i meccanismi attraverso i quali i nostri stili di vita possono accelerare o rallentare i processi di invecchiamento cerebrale.
Responsabile del progetto, ITB-CNR e Fondazione IRCCS Mondino: Federica Prinelli
CO-PI di progetto, Fondazione IRCCS Mondino: Sara Bernini
Responsabile Unità Operativa, ITB-CNR: Marco Severgnini
Componenti: Fulvio Adorni, Silvia Conti, Maria Lea Correa Leite, Alfredo Costa, Matteo Cotta Ramusino, Chiara Crespi, Nithiya Jesuthasan, Massimo Musicco, Elena Perdixi, Anna Pichiecchio, Elena Sinforiani, Aleksandra Sojic
Il progetto è supportato dal Ministero della Salute e patrocinato dai Comuni di Bollate e Baranzate
Il 10 Settembre riprende il reclutamento di volontari over 65 per il progetto di ricerca Nutbrain. Saranno adottate tutte le misure di precauzione e sicurezza per garantire e tutelare i …
E’ stato pubblicato il protocollo dello studio NutBrain sulla rivista scientifica BMC Geriatrics, l’articolo può essere scaricato al seguente link: https://bmcgeriatr.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s12877-020-01652-2
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Per partecipare o per informazioni sul progetto
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Se preferisci, puoi anche utilizzare i recapiti tradizionali di posta ordinaria, telefono e email della Segreteria del progetto NutBrain indicati di seguito.